Concorsi-Letterari.it intervista lo scrittore Marco FrattiniFerruccio Gianola ha intervistato per Concorsi-Letterari.it lo scrittore Marco Frattini, vincitore della prima edizione del concorso Urban GodsConcorsi-Letterari.it ha intervistato Marco Frattini, il vincitore della prima edizione del concorso letterario Urban Gods. [Concorsi-Letterari.it]: Marco Frattini, benvenuto su Concorsi-letterari.it e complimenti per la splendida vittoria al concorso letterario Urban Gods. Cosa puoi raccontarci di questa esperienza? [Marco Frattini]: Ciao Ferruccio, grazie per lo “splendida vittoria”, anche se mi sono giunte voci, dalla giuria, che c’è stata aspra battaglia tra i primi due racconti classificati. Come si usa dire, sembra che la mia sia stata una vittoria “al fotofinish”, quindi. Considerando che i gusti son gusti, credo perciò che sia quanto meno dovuto condividere il gradino alto del podio con tutti gli altri colleghi arrivati in finale, e soprattutto con il mio compagno di fotofinish Dioguardi, che purtroppo non ho ancora avuto occasione di conoscere. Il risultato più importante di questa esperienza è stato comunque quello di entrare nel mondo di Writer’s Dream, che ho scoperto essere una comunità viva e splendidamente affiatata, sempre prodiga di consigli e suggerimenti per l’esordiente ma anche per chi ha già pubblicato. Veramente una comunità da raccomandare a qualsiasi appassionato di scrittura. [C-L]: In passato hai vinto altri concorsi o raggiunto piazzamenti importanti? [MF]: Sì, qualcuno... e un paio di volte anche col mio vero nome. Ma tu non volevi sapere quali, vero? [C-L]: Parlaci di Notte d’inferno, come hai concepito la storia? [MF]: Il tema del concorso era, in due parole: “Uomini e Dei, in città umane” (ok: queste sono sei, pazienza); ciò che mi ha attirato fin dall’inizio verso questo tema è stata la possibilità, più unica che rara, di far finalmente coincidere la voce del protagonista, che racconta in prima persona, con il narratore onnisciente, ma onnisciente per davvero. Quando mai ti ricapita un’occasione del genere? Visto che nel mio modus operandi si parte sempre dallo studio dei personaggi, e solo in seguito si progetta una situazione tale da metterne in risalto il carattere, ho prima di tutto dato forma a un dio (prendendo me come modello, ovviamente: maius cogitari non possit) e a una ragazza umana dalle caratteristiche diametralmente opposte, così da esaltarne il contrasto. Come sfondo ho preferito una città senza nome, ma evidentemente italiana, così che ciascun lettore possa sovrapporle la propria, e proiettarvi gli stessi pregi e difetti. Fatto questo, che è la parte difficile, non ho avuto altro che da chiedermi: come mi sentirei, se fossi il Creatore e dovessi convivere con le creature cui ho dato vita? Trovata la Risposta (che non è “42”: l’ho provata ma non funzionava), la fabula è venuta da sé, e il plot è mestiere. Ovviamente, se vuoi sapere la Risposta, temo tu debba leggere il racconto (si può fare spamming in questa sede? Bene, allora acquista l’antologia!) Dal punto di vista tecnico, ho diviso il racconto in cinque stanze (e per far pesare un altro po’ la mia sbalorditiva erudizione, ho dato a ogni stanza il titolo di un capolavoro della letteratura, scelto in modo da suggerirne una possibile chiave di lettura: una stupidaggine, ma fa molto fico), e ho fatto scorrere man mano il PdV dal dio (protagonista unico della prima stanza) all’umana (protagonista unica della quarta), come a rappresentare una sempre maggiore presa di coscienza della creatura sul Creatore. Infine, siccome trovo che i racconti con la morale siano particolarmente antipatici, ho approfittato del brevissimo epilogo per confondere un altro po’ le acque, e indurre il lettore a riconsiderare l’intera vicenda per conto proprio. [C-L]: Hai sottoposto a un editing esterno il tuo racconto prima di inviarlo? [MF]: No. Notte d’Inferno è lungo poco più di trentamila battute, e per racconti così brevi mi fido ciecamente del mio Lettore Numero Uno, mio figlio Matteo. Se approva lui, vuol dire che la qualità è già sufficiente per proporre l’opera al pubblico. Per opere più consistenti, mi fido invece dell’editor della Casa Editrice. Talvolta il risultato del suo lavoro mi piace perfino più del mio. Talvolta. [C-L]: Come hai scoperto che esisteva questo concorso? E perché ti è sembrato degno di fiducia? [MF]: Che razza di domande! Dal vostro sito! E da dove altro? Quello sulla fiducia è un discorso molto più serio, che andrebbe affrontato con più spazio a disposizione. Diciamo che in generale ci si affida a chi ti ha passato la dritta, e se qualcosa va male, vorrà dire che il prossimo suggerimento verrà preso con le molle. Su Concorsi-Letterari.it non mi è (ancora) mai successo di prendere fregature, per inciso. [C-L]: Come è nata la tua passione per la scrittura? [MF]: Dallo spirito di emulazione: leggi bene, e ti verrà voglia di scrivere. Se ben ricordo, io ho iniziato a scrivere (malissimo, d’accordo, come più o meno tutti) verso i quindici/sedici anni, dopo aver letto in rapida sequenza Saperla lunga di Woody Allen, Finzioni di Jorge Louis Borges, e 2001 Odissea nello spazio di Arthur Clarke - quindi si può ben dire che Allen, Borges e Clarke siano stati il mio ABC. Tutte e tre le opere hanno lasciato un segno indelebile nel mio spirito di ragazzino, tanto da sentire ancora oggi, talvolta, il loro influsso in molto di ciò che scrivo. [C-L]: Che consigli ti sentiresti di dare a un autore emergente? [MF]: Vista la risposta precedente, i consigli sono tre: leggi, leggi e ancora leggi. E poi ripeti daccapo. Alla fine, ma solo alla fine: scrivi, scrivi, e ancora scrivi. Poi butta via tutto, e ricomincia. E infine affidati al giudizio degli altri, e accettalo, anche quando proprio sembra che non riescano a capire quanto sia grande la tua Arte. Dopotutto, sono loro che decideranno se comprare o no ciò che pubblichi: e si sa che il cliente ha sempre ragione... [C-L]: Quali letture giudichi fondamentali prima di imbarcarsi nella scrittura? [MF]: Eh, bella domanda. Il nocciolo del problema sta nel fatto che nessuno al mondo potrebbe davvero leggere tutto ciò che si dovrebbe per forza leggere prima ancora di sedersi alla tastiera. Immagino quindi che ciascuno debba fare da sé la propria selezione, sulla base della destinazione che si prefigge: per esempio, se vuoi scrivere un grande thriller, puoi tralasciare i libri di ricette. Se invece vuoi scrivere horror, per favore evita i vampiri vegetariani sbrilluccicanti (non si può scrivere, questa, vero? Non voglio uno zilione di teenager inferocite ad attendermi sotto casa... oppure sì? Dopotutto io sono single...) In ogni caso, penso proprio che una lunga escursione tra le grandi opere del passato sia una gran bella idea a priori. Dopotutto, se generazioni di lettori ce le hanno tramandate, al loro interno ci sarà pure qualche trucchetto magico per acchiapparli, no? Vedi mai che a forza di leggere classici, e cercando magari anche di capirne qualcuno, due o tre di questi trucchetti non ci restino appiccicati alle dita, e se ne riesca a fare buon uso. [C-L]: Quali premi letterari secondo te sono assolutamente da non perdere? Quali invece, consiglieresti di evitare? [MF]: In linea di principio, non credo sia compito dello scrittore quello di giudicare la validità o meno di un premio letterario. Indipendentemente dai rispettivi meriti e qualifiche, ogni giurato è un lettore, e pertanto degno di considerazione come ogni altro lettore. Se vuoi scrivere come si deve, dovresti essere in grado di parlare a tutti: giurati laureati come giurati della domenica. Ti dirò di più: se davvero la tua Arte è così grande come pensi, allora hai addirittura più merito nel riuscire a trasmetterla a un dilettante illetterato che a un critico letterario - il quale, si suppone, dovrebbe essere in grado di riconoscerla da sé. Se il premio abbia o meno un valore, dovrebbe invece essere compito del lettore stabilirlo, leggendo le opere premiate e valutando se il giudizio dei selezionatori sia giustificato o meno. Diciamoci la verità: non è il premio che qualifica l’opera premiata, ma piuttosto il viceversa. Vuoi sapere quali sono i concorsi migliori? Leggi le opere che hanno premiato recentemente e lo saprai. [C-L]: Come promuovi le tue opere? Hai un tuo sito internet, lavori con un agente, altro? [MF]: Al di là della ovvia (e dovuta...) collaborazione per organizzare le presentazioni dal vivo, credo che nemmeno promuovere la propria opera verso il pubblico sia compito in senso stretto dell’autore. Altrimenti, voglio dire, l’editore che ci sta a fare? Nel mio caso specifico, poi, la questione è ancora complicata dal mio continuo uso di pseudonimi, per alcuni dei quali proprio non ho il fisico del ruolo - nemmeno l’età o il sesso, a volte. Immagino che quando la smetterò di pubblicare sotto pseudonimo e avrò qualcosa di consistente da promuovere, un sito su Internet mi toccherà realizzarlo. Ma nel frattempo sarà meglio che io mi concentri sul migliorarmi come scrittore, che resta la cosa più importante, non credi? Se invece la domanda si riferisce alla promozione verso gli editori, allora il discorso cambia: per il mio prossimo libro, infatti, sto seriamente valutando l’opportunità di rivolgermi a un agente. Il problema, come al solito, è trovare quello con gli agganci giusti... suggerimenti? [C-L]: Hai progetti letterari per il futuro? [MF]: Un sacco. A maggio sarò al Salone di Torino col mio ultimo libro (scritto come sempre sotto pseudonimo, ma non ti dico quale), e con un racconto nell’antologia 365 racconti horror per un anno di Delos Books (ma con uno pseudonimo differente, tanto per complicarmi un altro po’ la vita). Un mio microracconto di fantascienza apparirà sul prossimo numero del Writers Magazine Italia, e poi nell’antologia Il magazzino dei mondi attualmente in preparazione, ancora per Delos Books. Inoltre, lo staff di Writer’s Dream ha appena selezionato una mia storia per la raccolta Corsetti, velluto e pirati, che dovrebbe vedere la luce a breve (compatibilmente con la mole spropositata di impegni che quelle benedette ragazze riescono a prendersi!) Ma questo, se vogliamo, è già passato: per il futuro, invece, sto partecipando al Circo Massimo di Edizioni XII; prima volta, e con un racconto a dir poco anomalo. Speriamo di non sfigurare troppo! Poi, come accennavo prima, ho appena terminato l’ultima revisione del mio prossimo libro, Il Segno dei Morti, cui sono molto affezionato. L’ho iscritto al Literary Web Contest (e, se mi è concesso un po’ di spamming, posso suggerire di andare sul sito a leggersi e magari anche commentare l’estratto che ne ho proposto, stavolta col nome di Alain Voudì), e i commenti dei lettori per ora sembrano generosi. Non sarebbe male trovare un editore interessato a distribuirlo come si deve. Per finire, ci sono alcuni altri concorsi appetitosi su cui ho messo gli occhi, e anche se la scadenza di un paio di questi è alle calende greche, mi sa che un pensierino ce lo faccio. [C-L]: Grazie mille, è stato davvero un piacere poterti incontrare. [MF]: Piacere mio! Speriamo di rivederci presto, magari per altre occasioni come questa. Se quanto letto ti è piaciuto puoi cliccare oltre per ulteriori interviste ricche di domande interessanti sul mondo dei concorsi letterari italiani. Concorsi-Letterari.it intervista lo scrittore Marco Frattini Intervista pubblicata il 27/04/2011 Da: Ferruccio Gianola Fonte: Concorsi-Letterari.it Interviste più recenti: Concorsi-Letterari.it intervista lo scrittore Vincenzo Saglimbene Concorsi-Letterari.it intervista la scrittrice Chiara Blasutta Concorsi-Letterari.it intervista l'autore Fabio Riccardi Concorsi Letterari intervista Claudio Metallo Concorsi-Letterari.it intervista Andrea Viscusi Concorsi-Letterari.it intervista Sergio Donato Concorsi-Letterari.it intervista Maria Lucia Riccioli Concorsi-Letterari.it intervista Tiziana Tomasini Concorsi-Letterari.it intervista Furio Ombri Concorsi-Letterari.it intervista Marco Frattini Ultimi Concorsi inseriti: Concorso letterario 22/11/63 Selezione editoriale ANCORA MORSI Premio Letterario Lucius Calidus Macchia d'Isernia Premio Raffaella Danzinelli Premio Letterario Iannas Città di Quartu Sant’Elena Concorso Letterario Nazionale Scrivere per cambiare il mondo Concorso Letterario Albiatum Premio di poesia La città che amo Contest di scrittura CLEOPATRA numero 3 Spaghetti Sci-Fi |
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